Stufetta elettrica e rincari energetici: quanto costa tenerla accesa?

Stufetta elettrica e rincari energetici: quanto costa tenerla accesa?

Con il gelo che ha invaso l’intera Penisola, quando i termosifoni non bastano, molti di noi ricorrono all’uso della stufetta elettrica per scaldare l’ambiente. Ma quanto ci costa effettivamente tenerla accesa?

Una casa calda e accogliente è essenziale nei mesi più freddi, un rifugio sicuro dalle intemperie e dai disagi meteorologici. Tuttavia, a causa dei continui aumenti dei prezzi dell’energia, soprattutto per chi vive in appartamento e non dispone di un camino, molti si trovano a fare i conti con la necessità di controllare il consumo energetico. Il gas è alle stelle, e spesso gli amministratori condominiali limitano la potenza di riscaldamento disponibile, mentre l’energia elettrica sta anch’essa subendo aumenti considerevoli.

Per questo motivo, molti si attrezzano con termoventilatori e stufette elettriche, ma il rischio di ritrovarsi con una bolletta esorbitante è concreto. È fondamentale quindi sapere quanto consuma effettivamente una stufetta elettrica e come regolarsi per non incorrere in sorprese quando arriva la bolletta.

Stufetta elettrica e rincari energetici: quanto costa tenerla accesa?

In tempi di rincari, la priorità delle famiglie italiane è contenere i costi. Si cerca il risparmio sulla spesa quotidiana, approfittando di sconti e promozioni, rinunciando ad alcuni elettrodomestici, come il forno, o riducendo l’uso di dispositivi energetici. La stufetta elettrica, purtroppo, non fa eccezione, e viene usata con parsimonia, solo quando strettamente necessario. Calcolare esattamente quanto una stufetta elettrica incida sulla bolletta non è semplice, poiché dipende da vari fattori, come il contratto energetico, la compagnia e la potenza dell’apparecchio stesso.

Per avere un’idea del suo impatto, prendiamo come esempio un termoventilatore di potenza media, circa 1300W, usato per 3 ore al giorno. Con questa configurazione, il consumo giornaliero sarebbe di 3900W. Se consideriamo il prezzo medio dell’energia elettrica sul mercato libero, che è di circa 0,534 euro per kWh, il costo giornaliero per l’uso della stufetta è di circa 2,08 euro. Questo si traduce in circa 62 euro al mese, ovvero circa 124 euro ogni due mesi.

L’impatto sulla bolletta: attenzione!

Come si può notare, l’impatto della stufetta sulla bolletta energetica è tutt’altro che irrilevante. Sebbene possa sembrare una soluzione pratica e veloce per riscaldare una stanza, l’utilizzo quotidiano di questi apparecchi può comportare costi elevati. È quindi consigliabile utilizzarla solo quando strettamente necessario.

Tuttavia, chi ha adottato soluzioni più sostenibili, come i pannelli fotovoltaici, può assorbire in parte il costo della stufetta durante le ore di sole. I pannelli solari, infatti, possono fornire energia a costo zero nei giorni di sole, riducendo notevolmente il costo dell’elettricità. Per chi non ha questa possibilità, però, è fondamentale fare attenzione ai consumi e considerare altre soluzioni, come indossare un maglione in più o sfruttare il riscaldamento centralizzato in modo più efficiente.

In conclusione, la stufetta elettrica, sebbene utile, può rivelarsi piuttosto costosa in termini di consumi. Un utilizzo oculato e l’adozione di alternative come il fotovoltaico possono aiutarci a contenere i costi, senza rinunciare al comfort durante i mesi più freddi.

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